Come si può affrontare lo stress
Le vie che ci permettono di contrastare lo stress e di diventare resilienti allo stress

Gli eventi stressogeni fanno parte della nostra vita e, spesso, non possiamo evitarli. Possiamo, però, a imparare a gestire gli eventi stressogeni e a diventare resilienti allo stress. Possiamo cercare di identificare lo stress, la causa dello stress, e possiamo imparare a proteggere l’organismo sia sul piano fisico che su quello emotivo in condizioni di stress.

Questo può permetterci di avere meno ansia, una migliore qualità di vita, un miglioramento di alcuni indicatori fisici come la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca ed un minor rischio di sviluppare malattie fisiche e mentali.

Lo stress è una condizione di pericolo o percepita tale del nostro cervello; lo stato di allarme parte, quindi, da un’area specifica del cervello che è l’ippocampo. La gestione dello stress ha come obiettivo quello di disinnescare l’allarme che parte dall’ippocampo. Lo stato di allarme può essere “reale” ed essere sostenuto da un pericolo “esterno” all’organismo oppure “interno” all’organismo.

Idealmente, lo stress dovrebbe essere affrontato con un percorso multidisciplinare che, attraverso vie diverse, ha l’obiettivo di ripristinare una condizione di normalità.

Da un punto di vista molecolare, le vie che portano al controllo dello stress agiscono riducendo l’infiammazione cronica.

Quali sono le diverse vie che, indipendentemente possono ridurre lo stress e contrastare le sue complicanze?

Regolare ritmo sonno-veglia

Uno stile di vita salutare che includa un regolare ritmo sonno-veglia è essenziale per ripristinare una condizione non stressogena. (Kochk CE et al. Neurobiol Stress 2017, https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5314421/)

Mindfulness

La MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) è una pratica consolidata di mindfulness in grado di ridurre lo stress; recenti evidenze scientifiche hanno rilevato che uno dei meccanismi con i quali la MBSR riduce lo stress è la riduzione dell’ormone dello stress (cortisolo) e la riduzione di indici di infiammazione (Lindsay EK, et al., Psychosom Med 2024, https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37982547.

Dieta

Una dieta che include acidi grassi poli-insaturi ricchi di omega-3 (EPA e DHA) favorisce la formazione di agenti anti-infiammatori che sono benefici per tutto l’organismo, incluso il cervello, contribuiscono a ridurre gli effetti negativi dello stress (Ginty AT et al., Biol Psychol 2012., https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0301051111002468)

Attività fisica

Durante una moderata ma costante attività fisica vengono rilasciate sostanze che hanno un’azione anti-infiammatoria (eserkine); queste sostanze hanno direttamente o indirettamente un’azione protettiva sul cervello (Chow LS et al., Nat Rev Endocrinol,  https://www.nature.com/articles/s41574-022-00641-2)

Microbiota intestinale

Evidenze scientifiche degli ultimi anni hanno rilevato che c’è un asse intestino-cervello che svolge un ruolo essenziale nella modulazione dello stress. I ricercatori si sono soffermati sulla regolazione del microbiota intestinale. La risposta ad eventi stressogeni può essere modulata dal microbiota intestinale. (Stress-resilience impacts psychological wellbeing as evidenced by brain-gut microbiome interaction.

An E., et al. Nature Mental Health, 2, 935-50, 2024. https://www.nature.com/articles/s44220-024-00266-6)